Fiumalbo (MO) – Caccia al Cinghiale in Girata con il cane Limiere

E’ nella caccia al cinghiale di oggi che andiamo ad approfondire la tecnica della “Girata” assieme all’ausilio del cane “Limiere”.
Il Limiere non è una razza, ma è il tipo di addestramento e di qualifica che ottiene un cane per un determinato tipo di servizio: il tracciamento degli animali.

Abbiamo inoltre l’occasione di incontrare una coppia di cacciatori e ciò ci permette di esplorare più da vicino il punto di vista della donna riguardo la caccia.

Infine è con il rappresentante del tavolo di Associazioni Venatorie dell’Emilia Romagna, il Presidente della Confagricoltura dell’Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani che parliamo di cinghiale: è più un danno o una risorsa?

Chiusdino (SI) – La Caccia con l’Arco

 

L’arco e la caccia, due mondi che non appartengono soltanto all’antichità, tutt’oggi se ne fa uso.
E’ così che abbiamo l’occasione di parlare e di seguire, nella loro attività, gli arcieri di Chiusdino.
La spinta iniziale per iniziare la caccia si ha con l’incontro, tra gli amici, nel bar di conoscenza per scaldarsi bevendo un caffè. Dopodichè ci si disperde per occupare le zone interessate.
Gli appostamenti vengono effettuati soprattutto sugli alberi, in maniera silenziosa, in modo da permettere all’animale di avvicinarsi il più possibile (minimo 20m e massimo 30m).

L’arma utilizzata nello specifico è un Arco Tecnologico Compound che presenta delle carrucole che aiutano a diminuire lo sforzo di massima trazione e dunque a rimanere in trazione per qualche secondo se non addirittura un minuto.

Fondamentali inoltre le presenze di:
– Gian Luca Dall’Olio, Presidente della Federcaccia, che ci propone la sua visione della caccia attuale;
– Emilio Petricci, Presidente del Gruppo Arcieri URCA, che invece ci racconta la storia con la quale l’arco è entrato a far parte della caccia attuale nella zona di Siena.

Staffolo (AN) – Cinofilia e Caccia alle Lepri

Lepri! Oggi ne andiamo a caccia, a Staffolo!
Protagonisti di quest’attività sono i cani, di due diverse razze:
– Segugi italiani;
– Ariégeois, segugi francesi;

In questa avventura ci accompagna Giancarlo Gasparini, Presidente dell’Associazione Nazionale Libera Caccia delle Marche, che ci delizia con una spiegazione dettagliata per cacciare le lepri ed inoltre ci fornisce il suo punto di vista generale sul campo venatorio.

Camugnano (BO) – La Caccia al Cervo

 

Quest’oggi ci siamo inizialmente appostati per osservare il passaggio dei cervi e le loro abitudini transitorie.
Ai cacciatori di questa zona viene assegnata determinata selvaggina e inoltre hanno il compito di controllarne la quantità e la disponibilità.

Per quanto riguarda il tracciamento si ripercorrono le tracce dell’animale per ipotizzare il possibile rifugio e luogo d’origine.
Scovato l’animale abbattuto, viene applicato un sigillo con un numero identificativo che indica il luogo dove è stato ritrovato, e il cacciatore, in modo da regolarizzarne il prelievo.
Una cerimonia particolare va inoltre a simboleggiare il rispetto verso l’animale.

Baratti (LI) – Caccia al colombaccio

All’alba: è in questo momento che i cacciatori di Baratti si preparano nei loro appostamenti per partire con la caccia al Colombaccio.

Una tradizione e ormai routine da il via all’attività: ci si riscalda con un fuoco, si fa una colazione in compagnia con gli amici e ci si prepara alla battuta di caccia.
E’ così che tra un appostamento e l’altro si arriva alla cattura della preda.

Visso (MC) – caccia alla coturnice

 

 

Si parte all’alba per iniziare la ricerca delle Coturnici le quali si possono individuare grazie al loro canto, che nelle prime ore del mattino è facilmente udibile.
Raggiunta la zona di battuta di caccia è il momento di liberare i cani (Setter inglesi di età media sui 4-5 anni), che sono i veri protagonisti e anima di questa meravigliosa attività.
La caccia non è solamente mirata all’abbattimento della preda, il vero fondamento sta alla base della collaborazione tra cacciatore, il suo fidato cane e la natura.