Baratti (LI) – Caccia al colombaccio

All’alba: è in questo momento che i cacciatori di Baratti si preparano nei loro appostamenti per partire con la caccia al Colombaccio.

Una tradizione e ormai routine da il via all’attività: ci si riscalda con un fuoco, si fa una colazione in compagnia con gli amici e ci si prepara alla battuta di caccia.
E’ così che tra un appostamento e l’altro si arriva alla cattura della preda.

Visso (MC) – Ricetta di coturnice in dadolata di sedano, carote e cipolla con ginepro e brandy.

Visso ci fa scoprire i meravigliosi profumi di questa ricetta semplice e gustosa. Un piatto deciso e speziato da abbinare ad un ottimo vino dell’alto maceratese.

 

 

Ricetta della Coturnice:

1) Dadolata di Sedano, Carote e Cipolla;
2) Soffriggere con Olio;
3) Appena si rosola, aggiungere qualche Bacca di Ginepro;
4) Dopo due minuti aggiungere la Coturnice;
5) Con la sua cottura, aggiungere le fette di Pancetta e qualche pezzo di Salsiccia;
6) Bagnare con un pò di Brandy;
7) Far evaporare e portare a fine cottura con acqua, un pizzico di sale e del peperoncino.

Vini abbinabili: (presentato dal Sommelier Roberto Gallozzi).
Visto il piatto è consigliato un vino speziato, come lo sono:
– Colli Maceratesi Rosso Riserva con uvaggio di Sangiovese, Vernaccia nera e Lacrima
– IGT Marche, Montepulciano in purezza.

 

Visso (MC) – caccia alla coturnice

 

 

Si parte all’alba per iniziare la ricerca delle Coturnici le quali si possono individuare grazie al loro canto, che nelle prime ore del mattino è facilmente udibile.
Raggiunta la zona di battuta di caccia è il momento di liberare i cani (Setter inglesi di età media sui 4-5 anni), che sono i veri protagonisti e anima di questa meravigliosa attività.
La caccia non è solamente mirata all’abbattimento della preda, il vero fondamento sta alla base della collaborazione tra cacciatore, il suo fidato cane e la natura.

Visso (MC) – Il Museo Civico Diocesano nella Chiesa di Sant’Agostino

 

 

Parte fondamentale della Cultura della località di Visso è il Museo Civico Diocesano nella Chiesa di Sant’Agostino dove sono racchiusi i manoscritti di Giacomo Leopardi, i dipinti di Paolo da
Visso e il dipinto attribuito a Orazio Gentileschi seguace di Caravaggio.
Un’antica tradizione che continua a vivere in questa cittadina è strettamente legata all’allevamento di trote, possibile grazie alla disponibilità di ottime risorse naturali (acqua e freddo costanti).
Le peculiarità di questa specie di pesce sono: la genuinità, non sopportano l’inquinamento idrico, possiedono poche calorie e sono ottime per l’alimentazione sana, fin da bambini.

Visso (MC) – La Sorgente del Nera

 

Visso, un piccolo comune della Provincia di Macerata nelle Marche, confinante con il comune di Castelsantangelo e i piccoli borghi di Vallinfante.

A racchiudere la città ci sono la Vallata e la sorgente del Nera alla cui valle sorge la cittadina.
Tra le principali attrazioni storiche c’è il Museo Civico Diocesano di Visso nella Chiesa di Sant’Agostino e un’attività, che per tradizione viene esercitata da tempo, è quella dell’allevamento delle trote, fulcro dell’economia della zona.

 

 

 

Elcito

IMG_2903 Elcito

Elcito è una Frazione del Comune di San Severino Marche, in provincia di Macerata.

Si tratta di un piccolo paese arroccato su uno sperone roccioso a 821 m. di altezza alle pendici del Monte San Vicino.

È ciò che resta di un antico castello eretto a difesa dell’abbazia benedettina di Valfucina. Ci abitano sette persone, ormai tutte anziane, che hanno deciso di rimanere dove sono nate, nonostante il relativo isolamento. A Elcito non c’è mai stato un emporio o un negozio, neppure per i generi di prima necessità perché fino agli anni settanta era una comunità autosufficiente. Erano duecento persone e avevano un intenso rapporto con la loro terra, fonte primaria di sussistenza.

Elcito si raggiunge da San Severino Marche percorrendo la strada per Apiro fino alla frazione di Castel San Pietro dove si imbocca la strada, 5 km circa, che conduce al paese.

Annoverata tra le località più caratteristiche ed interessanti del Comune di San Severino Marche, a differenza dei familiari insediamenti marchigiani posti su dolci pendii collinari, sorge su di uno scoglio alto e scosceso, sito alle falde del Monte San Vicino.

 

Il particolare nome Elcito deriva da elce, altrimenti noto come leccio (Quercus ilex). Sebbene la lecceta sia tipica della macchia mediterranea, in era post-glaciale aveva colonizzato anche le aree più interne, ed è probabile che ce ne potessero essere residui nella gola rocciosa sottostante il paese, col suo particolare microclima.

 

Fonte: Wiki
Fonte foto:
roberto-lavalledelcesano.blogspot.it
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